Danno tanatologico e diritto al risarcimento

Un’ordinanza della Corte di Cassazione, la nr. 32.372 del 13.12.18, è tornata ad affrontare la tematica dei danni di natura non patrimoniale patiti dalla vittima di un sinistro nel breve lasso di tempo intercorrente tra il momento dell’incidente e quello del successivo decesso.

Secondo la Cassazione, il danno tanatologico è il pregiudizio di natura non patrimoniale patito da un soggetto nel ridottissimo periodo di tempo che precede il decesso.

Questo tipo di danno si può concretizzare in una lesione della salute o in un turbamento dell’animo derivante dalla coscienza della morte imminente. Le differenze tra le due fattispecie sono le seguenti.

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