Omicidio stradale: il sole negli occhi non esclude la responsabilità

Per la Cassazione l’abbagliamento da raggi solari del conducente di un automezzo non integra caso fortuito.
È noto che l’omicidio stradale è disciplinato dall’art. 589 bis c.p., che prevede la pena della reclusione da due a sette anni per chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale.

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